Capacità di conteggio dei grandi modelli linguistici e impatto della tokenizzazione
Counting Ability of Large Language Models and Impact of Tokenization
October 25, 2024
Autori: Xiang Zhang, Juntai Cao, Chenyu You
cs.AI
Abstract
I Transformers, la spina dorsale dei moderni grandi modelli linguistici (LLM), affrontano limitazioni architettoniche innate che ostacolano le loro capacità di ragionamento. A differenza delle reti ricorrenti, i Transformers mancano di connessioni ricorrenti, che li confinano a una computazione a profondità costante. Questa restrizione li colloca nella classe di complessità TC^0, rendendoli teoricamente incapaci di risolvere compiti che richiedono un ragionamento sempre più profondo all'aumentare della lunghezza dell'input. Il conteggio, un componente fondamentale di molti compiti di ragionamento, richiede anche che la profondità del ragionamento cresca linearmente per essere eseguito induttivamente. Sebbene studi precedenti abbiano stabilito i limiti superiori della capacità di conteggio nei modelli esperti basati su Transformer (ossia modelli specificamente addestrati per compiti di conteggio), questi risultati non si estendono direttamente ai LLM di uso generale a causa delle differenze nei meccanismi di ragionamento. Lavori recenti hanno evidenziato come il ragionamento a Catena di Pensiero (CoT) possa contribuire ad alleviare alcune delle limitazioni architettoniche dei Transformers nei compiti di conteggio. Tuttavia, poco attenzione è stata dedicata al ruolo della tokenizzazione in questi modelli. A differenza dei modelli esperti che spesso utilizzano la tokenizzazione a livello di carattere, i LLM si affidano tipicamente a tokenizzatori a livello di byte (BPE), che modificano fondamentalmente il modo in cui il ragionamento viene elaborato. Il nostro lavoro indaga l'impatto della tokenizzazione sulle capacità di conteggio dei LLM, scoprendo consistenti variazioni delle prestazioni basate sulle differenze nella tokenizzazione dell'input. Forniamo analisi sia teoriche che sperimentali, offrendo approfondimenti su come le scelte di tokenizzazione possano compromettere la computabilità teorica dei modelli, ispirando così la progettazione di nuovi metodi di tokenizzazione per potenziare il ragionamento nei LLM.
English
Transformers, the backbone of modern large language models (LLMs), face
inherent architectural limitations that impede their reasoning capabilities.
Unlike recurrent networks, Transformers lack recurrent connections, confining
them to constant-depth computation. This restriction places them in the
complexity class TC^0, making them theoretically incapable of solving tasks
that demand increasingly deep reasoning as input length grows. Counting, a
fundamental component of many reasoning tasks, also requires reasoning depth to
grow linearly to be performed inductively. While previous studies have
established the upper limits of counting ability in Transformer-based expert
models (i.e., models specifically trained for counting tasks), these findings
do not directly extend to general-purpose LLMs due to differences in reasoning
mechanisms. Recent work has highlighted how Chain of Thought (CoT) reasoning
can help alleviate some of the architectural limitations of Transformers in
counting tasks. However, little attention has been paid to the role of
tokenization in these models. Unlike expert models that often use
character-level tokenization, LLMs typically rely on byte-level (BPE)
tokenizers, which fundamentally alters the way reasoning is processed. Our work
investigates the impact of tokenization on the counting abilities of LLMs,
uncovering substantial performance variations based on input tokenization
differences. We provide both theoretical and experimental analyses, offering
insights into how tokenization choices can undermine models' theoretical
computability, thereby inspiring the design of new tokenization methods to
enhance reasoning in LLMs.Summary
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